Un sentiero tutto in salita che dal borgo di Maiori porta fino alla vetta del Monte Falesia, a circa 800 metri di quota, là dove c'è il Santuario della Madonna dell'Avvocata.
Un santuario costruito nel 1485 e venerato ancor oggi da tanti fedeli della Costiera Amalfitana che qui si recano in processione il lunedì di Pentecoste.
Da sapere prima di mettersi in cammino:
Località di partenza: Maiori.
Località di arrivo: Maiori.
Tempo di percorrenza: 6-7 ore (andata e ritorno).
Chilometri: circa 16 km.
Grado di difficoltà: impegnativo.
Come arrivare al Santuario della Madonna dell'Avvocata
Il sentiero parte da una scalinata a via Casale Alto a Maiori. Le scale passano attraverso vigneti e agrumeti per circa mezz'ora, fino a quando si raggiunge una sorgente detta "Acqua del Castagno".
E' questo il punto più indicato per una prima sosta dove far scorta di acqua fresca prima di affrontare l'ascesa al monte.
Dopo la sorgente il sentiero continua tra tratti pianeggianti e salite che passano davanti al "Grottone", una grotta affacciata su un impressionante burrone.
Si racconta che da qui Matteo Salese, un brigante in fuga, si gettò nel vuoto pur di non essere catturato dai gendarmi.
Dopo circa 5 chilometri si arriva al Santuario dell'Avvocata. Il complesso sorge su un pianoro con spettacolare vista sull'intero Golfo di Salerno ed è costituito da una cinta muraria, un convento, una chiesetta e la casa del custode.
Attraverso una scala si raggiunge la grotta dove leggenda vuole che la Madonna sia apparsa in sonno a un pastore chiedendogli la costruzione del Santuario.
Panorama e devozione a parte, una visita al Santuario si rivela interessante anche per osservare la flora e la fauna: qui tra la macchia mediterranea si possono scovare autentiche rarità come la Portenschlagiella, una piccola pianta dai fiori violetti o, alzando lo sguardo tra le vette, si può veder sfrecciare il falco pellegrino.
La festa della Madonna dell'Avvocata
Il pellegrinaggio alla Madonna dell'Avvocata si svolge il lunedì di Pentecoste: in questa occasione fedeli di tutta la Campania si radunano per salire fino in cima al santuario accompagnati dal ritmo delle tammorre (una sorta di grande tamburello, strumento tipico della musica popolare campana).
In genere la salita avviene la domenica, per poi accamparsi sul pianoro, o alle prime luci dell'alba del lunedì.
A mezzogiorno i canti e i balli si arrestano e al ritocco delle campane viene portata in processione la Madonna sulla quale viene fatta cadere una pioggia di petali di rose.
La festa prosegue poi fino a notte fonda.