Li Galli, un paradiso inaccessibile
Incontaminato, leggendario e misterioso. Le isole Li Galli, al largo di Positano e non lontane da Capri, sono un luogo mitico e inaccessibile, che incanta per la sua bellezza selvaggia e la sua storia millenaria e affascinante.
L'arcipelago Li Galli è formato da tre isolotti, Gallo Lungo, La Rotonda e Isola Dei Briganti (così chiamata perché frequentata in passato da navi corsare, ma nota anche come La Castelluccia), che si stagliano nelle acque al largo di Positano', a sud della Penisola Sorrentina e non molto distanti da Capri. Passate di mano tra diversi proprietari negli ultimi decenni, le isole sono attualmente proprietà provata dell'imprenditore Giovanni Russo e possono essere visitate soltanto su invito.
Non è infatti consentito sbarcare sulle loro coste e formalmente non è permesso neanche ormeggiare nelle immediate vicinanze degli isolotti, ma è possibile ammirarli da vicino partecipando a una escursione in barca oppure noleggiando un gommone o un gozzo privato.
L'arcipelago rientra anche nel territorio dell'Area Marina Protetta di Punta Campanella, soggetto a diverse misure di protezione ambientale. Tutte queste caratteristiche rendono Li Galli uno dei luoghi più incontaminati e selvaggi dell'intero Mediterraneo, e per questo semplicemente unico al mondo!
Come raggiungere le isole Li Galli
Le isole Li Galli, che appartengono a un privato, distano pochi chilometri da Positano. Si possono raggiungere sia con un gommone o un gozzo a noleggio che con una delle numerose escursioni in barca quotidiane che partono proprio da Positano. In ogni caso, non si può sbarcare sull'arcipelago.
Le sirene di Li Galli
La loro natura inaccessibile e misteriosa ha alimentato negli anni il mito delle isole Li Galli, attorno alle quali ruotano da sempre storie leggendarie.
L'antica leggenda
Secondo la mitologia greca, l'arcipelago era abitato da sirene, che col loro canto suadente ammaliavano i navigatori fino a farli perdere in mare. Un destino a cui solo i più scaltri, come il mitico Ulisse e Giasone con i suoi Argonauti, erano riusciti a sottrarsi. Proprio in nome di questa antica leggenda, le isole Li Galli sono state in passato note come arcipelago Le Sirenuse, in onore della loro magica popolazione sottomarina. Il primo a descrivere l'arcipelago, scegliendo appunto questo nome leggendario, fu Strabone, un geografo greco vissuto nel I secolo a.C. Del resto, pure il nome attuale si deve a questa antica leggenda, dal momento che nella mitologia greca originaria le sirene erano per metà umane e per metà uccelli.
Li Galli: storia millenaria
In realtà, la leggenda delle sirene delle isole Li Galli nasconde senza dubbio un fondo di verità: a causa di forti venti e correnti insidiose, il tratto di mare attorno all'arcipelago era in effetti, nell'antichità, teatro di frequenti naufragi e affondamenti, come testimoniato dai tanti ritrovamenti di anfore e molti altri reperti sommersi. La più grande delle isole Li Galli, quella conosciuta come Gallo Lungo, è stata abitata fin dall'epoca romana ed è quella che mostra le maggiori tracce della presenza umana, immerse in un contesto naturale mediterraneo fatto di arbusti, erba e fiori colorati. È molto celebre anche per essere l'isola a forma di delfino per la sua forma unica al mondo, che vista dall'alto ricorda appunto la sagoma di un delfino.
I proprietari illustri dell'arcipelago
Il mito delle isole Li Galli rifiorì all'inizio del 1900, quando l'arcipelago, con la sua bellezza e la sua storia millenaria, divenne oggetto di interesse e curiosità da parte di diverse celebrità del mondo dell'arte e dello spettacolo. Nel 1924 l'arcipelago fu comprato dal coreografo e ballerino russo Léonide Massine che fece costruire sulle antiche rovine romane una splendida villa.
La villa di Le Corbusier
La spettacolare villa di Massine fu ristrutturata nel 1937 niente meno che dall'architetto Le Corbusier , che realizzò un belvedere con una vista mozzafiato sui Faraglioni di Capri e diverse terrazze da cui si ammirano panorami sensazionali su Positano e su tutta la Costiera Amalfitana.
Negli anni '80 del secolo scorso, alla morte del precedente proprietario, gli isolotti passarono a Rudolf Nureyev, altra grande stella della danza russa. In quegli anni, diverse celebrità dello star system internazionale ebbero il privilegio di essere ospitate sulle piccole “isole delle sirene” al largo di Positano: Sophia Loren, Franco Zeffirelli, Jacqueline Kennedy con Aristotele Onassis e molti altri ancora.
Lo scoglio di De Filippo
Più lontano dall'arcipelago, poco lontano dalla costa di Punta Campanella, emerge dal mare un altro isolotto che è poco più uno scoglio ma che custodisce, come le tre isolette Li Galli, una storia davvero speciale. Si tratta dell'isoletta Isca, che dopo la Seconda Guerra Mondiale fu acquistata da Eduardo de Filippo, i celebre drammaturgo, attore e regista napoletano. Proprio sullo Scoglio Isca, circondato da pace e bellezza, Eduardo ha scritto molte delle sue opere più celebri. Dopo la sua morte, l'isola è stata a lungo anche il buen retiro di suo figlio Luca, e ancora oggi appartiene ai loro eredi.